La Parrocchia dei Cappuccinini in occasione della 43^ Giornata della Vita si è impegnata nel Progetto Gemma: una raccolta di fondi da destinare ad un Centro di Aiuto alla Vita, per sostenere donne in gravidanza, affinché non intraprendano la scelta dell’aborto. Lo slogan di quest’anno è stato “Vita e Libertà”.
La vita in generale – come la vita di ognuno di noi – è dono di Dio, non è un oggetto da possedere o un manufatto da produrre, è piuttosto una promessa di bene, a cui possiamo partecipare, decidendo di aprirle le porte. Occorre fare riferimento al progetto di Dio per comprendere che “Aprire le porte alla Vita” è accogliere, servire, promuovere la vita umana rendendoci conto che non siamo noi l’origine di noi stessi, ma Dio. Dobbiamo spalancare le porte a ogni vita che nasce; diventare responsabili verso gli altri è “gettare un ponte tra quello che abbiamo ricevuto noi fin dall’inizio della nostra vita, e che ha consentito ad essa di svolgersi, e la cura da prestare responsabilmente agli altri meno fortunati.
Per “aprire le porte al futuro” siamo chiamati all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dell’essenziale; tutti possiamo operare per un mondo che riconosca la famiglia come grembo generativo, che sappia accogliere e custodire la vita.
Responsabile protempore del progetto è la D.ssa Cinzia Amadori che con il Progetto Gemma e la collaborazione di tutti i parrocchiani da più di 21 anni ha aiutato a nascere 25 bambini raggiungendo annualmente la considerevole somma di 2.880,00 Euro richiesta dal Centro di Aiuto alla Vita.