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Don Bosco e la confessione

Nella foto: Don Bosco confessa giovani e chierici di Valdocco. Il giovane che si confessa è il piccolo PAOLO ALBERA, poi salesiano e successore di Don Bosco.
Don Bosco riusciva sempre ad entrare nel cuore dei suoi ragazzi. Con le parole del santo educatore, una guida alla buona confessione. Don Bosco è sempre stato molto abile nell’affrontare anche i temi più difficili con un tono semplice e colloquiale.
Vediamo come spiegò ai suoi ragazzi l’importanza di riconciliarsi con Dio:
«Sapete voi che cosa fa un viaggiatore appena ritorna da qualche viaggio? La prima cosa che fa è osservare il suo vestito, se ha qualche macchia o di polvere o di fango o di altro, e poi dà mano alla spazzola e toglie via ad una ad una queste macchie, finché i suoi vestiti siano tutti puliti; e se fosse caduto in una pozzanghera, bisogna che faccia il bucato. Così pure dovete fare voi adesso che ritornate dalle vacanze: osservate un po’ il vestito della vostra coscienza, se è tutto ben pulito, se non ha alcuna macchia. Se mai vi trovaste qualche piccola macchia, prendete subito la spazzola della confessione e toglietela via; e se vi trovaste qualche macchia delle più grosse, per carità, togliete via anche questa».

Un buon esame di coscienza
Don Bosco rivolse questa buona notte ai suoi giovani il 28 ottobre del 1875:
«Prima di ogni altra cosa bisogna accuratamente esaminare la vostra coscienza e cominciare a togliere da essa, se per caso vi fosse, qualche cosa di grave; perché se voi vi preoccupaste di tappezzare bene le pareti di una camera, anche arredata con ogni lusso, mentre nel bel mezzo vi fosse una pattumiera o della sporcizia, voi fareste ridere, e vi direbbero: “comincia a togliere quella sporcizia e poi arrederai la camera”.
Lo stesso vale per la vostra anima: se alcuno avesse un peccato grave sulla coscienza ma volesse limitarsi a togliere solo i piccoli difettucci, costui non farebbe bene; per agire in modo intelligente bisogna togliere il peccato e poi si penserà ad abbellirla sempre meglio nei dettagli».
(a cura di Daniele Zattini)

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