NUMERI DI TELEFONO:
San Paolo 0543 61732 - Cappuccinini 0543 33563

Tempo di Avvento – 23-12-2023

“ACCOGLIAMO”

Preghiera di Adorazione Accogli Signore i nostri doni in questo misterioso incontro fra la nostra povertà e la tua grandezza. Noi ti offriamo le cose che tu stesso ci hai dato e tu in cambio donaci, donaci te stesso. Ti adoriamo con tutto noi stessi, infiamma d’amore il nostro cuore per saperti manifestare tutto il nostro bene. Invocazione allo Spirito Santo Vieni, Spirito Santo, vieni Spirito Consolatore, vieni e consola il cuore di ogni uomo che piange lacrime di disperazione. Vieni, Spirito Santo, vieni Spirito della luce, vieni e libera il cuore di ogni uomo dalle tenebre del peccato. Vieni, Spirito Santo, vieni Spirito di verità e di amore, vieni e ricolma il cuore di ogni uomo che senza amore e verità non può vivere. Vieni, Spirito Santo, vieni, Spirito della vita e della gioia, vieni e dona ad ogni uomo la piena comunione con te, con il Padre e con il Figlio, nella vita e nella gioia eterna, per cui è stato creato e a cui è destinato. Amen. Ascoltiamo la Parola Dal vangelo secondo Luca (Lc 1, 26-38)

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».

E l’angelo partì da lei.

Meditiamo la Parola

Il mistero dell’Incarnazione ci è presentato con il brano del Vangelo di Luca che narra l’Annunciazione. Siamo ormai prossimi al Natale e ci fa bene fermarci a riflettere sulla missione che ACCOGLIAMO

Accogli la carità di Cristo nella preghiera e nella meditazione della Parola per cogliere la ricchezza della sua provocazione o della sua tolleranza, della sua decisione e della sua discrezione fino al gesto supremo di sé.

Come Maria, anche noi siamo chiamati ad accogliere, custodire e contemplare l’amore di Dio in/per noi: la sua carità si offre come provocazione, sorgente e misura della nostra carità.

Dio, tramite l’angelo Gabriele, ha affidato a Maria. Possiamo coglierne alcuni spunti per il nostro cammino di fede. Ne prendiamo in considerazione due: il dono di amore di Cristo e la fiducia di Maria. Nel dono che Gesù ci fa di se stesso è racchiuso il segreto per trovare la forza di cambiare vita e seguire il Signore: l’amore di Dio non è un premio per i perfetti, ma ci precede, è un dono gratuito.

È solo facendo esperienza di quell’amore, che noi, sentendoci riconosciuti e amati, a piccoli passi possiamo crescere nel nostro cammino di conversione. Solo così possiamo trovare il coraggio e la forza per fidarci anche noi, come Maria, della missione che il Signore vuole affidare a ciascuno di noi. La missione di farci testimoni autentici, con la nostra vita, nel nostro piccolo, dell’amore di Dio; soprattutto portandolo a chi non ce l’ha. E il punto di riferimento assoluto della carità, per noi cristiani, è rappresentato dall’Eucaristia: il centro e la sorgente di questo amore totalmente donato, che siamo chiamati ad accogliere e a nostra volta a donare al nostro prossimo. È la consapevolezza di quell’amore che ci precede che ci può far compiere il primo passo. Maria non si è trovata davanti un progetto ben definito, le è stata data la luce per compiere il primo passo e quella le è bastata per dire il suo sì. Proviamo a fare così anche noi e compiere il primo passo, con la fiducia che dopo che l’avremo fatto, il Signore ci darà la luce per compiere il passo successivo.

Domande per riflettere
  • Ti è successo, nella tua vita, di fare esperienza dell’amore di Dio? Come, quando è successo?

  • In quali modi potresti portare l’amore di Dio a chi non ce l’ha?

  • Ogni tanto provi a fermarti a riflettere sulla tua vocazione di cristiano, di padre, madre, figlio, educatore, lavoratore, stai realizzando il progetto di Dio?
Per ascoltare la Parola del Signore dobbiamo raggiungere la quiete e la pace sia fuori che dentro di noi. “Stare seduti” è la posizione di chi è “tutto orecchi” per ascoltare un messaggio importante, di chi ascolta con calma e attenzione. Il discepolo sta seduto per essere più concentrato nell’ascolto del maestro. Nella nostra preghiera personale stiamo seduti in modo composto per trovare una posizione raccolta e dialogare meglio con il Signore. Signore, insegnami a vedere il mondo che mi circonda come lo vedi tu e fa’ che i miei occhi non si chiudano sulla miseria degli uomini. Che il mio sguardo, Signore, sia pulito e saldo, ma sappia intenerirsi per il dolore del fratello. Concedi ai miei occhi di sapersi chiudere per ritrovarti meglio, ma senza che si distolgano mai dal mondo per paura. Concedi al mio sguardo di essere profondo per riconoscere nel mondo la tua presenza. Insegnami ad ascoltare, o mio Dio, chi sta accanto a me, i lontani, il bisbiglio dei senza speranza, il lamento dei dimenticati, il grido degli angosciati. Insegnami ad ascoltare, o Dio, me stesso. Aiutami ad avere meno paura, a fidarmi della Tua voce che risuona nel mio intimo. Preghiera personale Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi! La notte è oscura e sono lontano da casa, sii Tu a condurmi! Sostieni i miei piedi vacillanti: io non chiedo di vedere ciò che mi attende all’orizzonte, un passo solo mi sarà sufficiente. Non mi sono mai sentito come mi sento ora, né ho pregato che fossi Tu a condurmi. Amavo scegliere e scrutare il mio cammino; ma ora sii Tu a condurmi! Amavo il giorno abbagliante, e malgrado la paura, il mio cuore era schiavo dell’orgoglio; non ricordare gli anni ormai passati. Così a lungo la tua forza mi ha benedetto, e certo mi condurrà ancora, deserto dopo deserto, landa dopo landa, palude dopo palude, oltre rupi e torrenti, finché la notte terminerà; e con l’apparire del mattino rivedrò Amen. E con immensa fiducia ti diciamo: Padre Nostro.