Consolate il mio popolo

Sali su di un alto monte,
tu che rechi liete novelle,
alza con forza la tua voce
e annuncia a Gerusalemme:
“Consolate, consolate il mio popolo
e parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che è finita,
è finita la sua schiavitù”.

Gerusalemme, Gerusalemme,
nel deserto su prepara la via al Signore,
nella steppa su appiana
la strada al nostro Dio;
ogni valle sia colmata,
ogni colle sia abbassato
e il deserto accidentato
si trasformi in pianura:
allora si rivelerà la gloria del Signore
e ogni uomo, ogni uomo la vedrà.
Perciò sali su di un alto monte…
Gerusalemme, Gerusalemme,
ogni uomo, ogni uomo è come l’erba
e la sua gloria, la sua gloria
come un fiore del campo,
che secca come l’erba
e appassisce come un fiore
quando spira su di essa
il soffio del Signore;
ma non così sarà la Parola del Signore
che fedele rimane per sempre.
Perciò sali su di un alto monte…
Gerusalemme, Gerusalemme,
ecco, il Signore viene con potenza
e con il braccio detiene il dominio.
Come un pastore pascola il gregge
e con il braccio poi lo raduna,
porta gli agnellini sul petto
e piano le madri conduce.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e ogni uomo, ogni uomo la vedrà.
Perciò sali su di un alto monte…